Riteniamo un dovere sociale contribuire a
salvare la memoria
storica e parlare di Treni e di Ferrovie. Le ferrovie sono un bene
collettivo, una ricchezza del territorio, sono infrastrutture
insostituibili e preziose.... L'EFFICIENZA
DI UNO STATO SI MISURA DAI TRASPORTI PUBBLICI...
Ricordiamo sempre
che in
oltre 150 anni di servizio,
le ferrovie hanno migliorato e di molto, la qualità della vita
dell'uomo. Qualcuno può sostenere, senza cadere nel ridicolo, che oggi
non sia più così, rinnegando anche il passato e la storia? E su quali basi lo
farebbe? Negli anni 50/60 si è provato a pensarlo (agendo anche sull'onda
di certi pensieri che non ci appartengono), i risultati, sfasci
ambientali compresi,
sono sotto gli occhi di tutti.... Le più belle ferrovie alpine e non, comprese
quelle di grande utilità, sono
state perse e distrutte....
Se la storia insegna qualcosa,
dovremo
far tesoro degli errori! Oggi le ferrovie, se potenziate, migliorerebbero ancora e
di molto la qualità della nostra vita, diminuirebbero l'inquinamento,
aumenterebbero la puntualità (sono in sede propria
e non causano ostacoli o promiscuità alla circolazione), sarebbero insomma di
enorme utilità, a patto di
sottrarle alla
politica miope, che le vede solo in assurda concorrenza
con strade, superstrade e autostrade....
Oggi l'alta velocità fa viaggiare in Italia i treni a 300 km all'ora: E' un bel
record e anche se siamo arrivati ultimi, ne siamo tutti contenti,
peccato però che sia (e che sarà) limitato solo ad una linea (ci sembra quasi superfluo
ricordare l'italica orografia...) e peccato
che si tenga invece in scarsa considerazione collegamenti più lenti
ma assai più utili nel servizio quotidiano. E peccato anche che si facciano
disservizi con autoservizi sostitutivi, che non si rispettino orari o che si sopprimano
corse....Peccato davvero: forse non si è capito che sono questi i
collegamenti di base, che sono insostituibili e
che andrebbero potenziati per primi! Il fantasma dei rami secchi non muore ancora...
Non possiamo e non dobbiamo più pensare
di utilizzare
sempre e solo le strade per ogni trasporto e mobilità. I
trasporti pesanti e pericolosi DEVONO essere da subito dirottati su
ferrovia. Pian piano, a seguire, tutti gli altri, gestiti con la
precisione e la puntualità
necessaria al ritmo della nostra vita e che le strade non consentono di
certo....e non facciamo l'errore di allargare le strade... tra non molto
saremo daccapo, basta guardarsi attorno...
L'auto
ci serve certamente e nessuno vuole eliminarla, ma: "est modus in rebus!".
Bariamo con noi stessi se fingiamo di non vedere il progressivo
degrado
ambientale e il peggioramento
della qualità della nostra vita.... chiediamoci anche dove vogliamo arrivare...!
Chi può dire di essere contento degli
incidenti sempre più numerosi, del traffico sempre più caotico a
cominciare dalla porta di casa nostra, dalle città in cui viviamo, dai luoghi
in cui andiamo al lavoro o in villeggiatura, dei gas mefitici che respiriamo sempre in maggior
quantità, dello stress che ci accompagna e che peggiora....?
Non pensiamo sempre che siano gli altri a dover agire! Gli altri siamo noi
e se vogliamo salvarci e rimediare a tanti errori, è arrivato
il momento! Basta riconvertire
i nostri pensieri ai Treni e alle Ferrovie e mantenerli lì! Se non lo
abbiamo mai
fatto, pensiamoci molto seriamente! E agiamo, non aspettiamo...
Parliamone con altri che sono incerti, diffondiamo la voce.
Se lo pensiamo noi e ne siamo convinti, anche
"chi comanda" per nostro incarico e stipendio, dovrà pensarci e se qualcosa gli sfugge,
ricordargliela è nostro dovere .....
Treni e Ferrovie, binomio indispensabile per riequilibrare
la bilancia del trasporto pubblico e privato che pende vergognosamente
solo da un
lato (oltre il 90% del traffico viaggia su gomma, siamo gli unici ad avere
tale record negativo e qualcuno, non contento di tale vergogna, vorrebbe anche aumentarlo...!)
Treni e Ferrovie, non ci sta e dice no a tali squilibri innaturali.
No, con almeno tre impegni
di base.
Il primo impegno è storico.
Ricordare,
divulgare e far meglio conoscere i Treni e le Ferrovie, la loro storia
nei molteplici aspetti, il loro mondo. Un mondo che ha impegnato menti
di grandi ingegneri, realizzato lavori colossali, valicato montagne, fiumi
e superato ogni ostacolo naturale.
Un mondo che ha affascinato poeti, scrittori, statisti, tecnici,
adulti e bambini.
Una grande avventura nata per migliorare
la qualità della vita, che continua tutt'ora e che deve
continuare, pena la nostra involuzione.
Treni e Ferrovie quindi....e nella
loro storia
un posto d'onore spetta ai "Musi Neri".
"Una Vita per il Dovere" era il loro dogma. Erano in tanti a
crederci, e hanno dato un esempio
fulgido, indicando un cammino che nemmeno certe politiche
miopi e scellerate scelte
potranno mai cancellare. Ripercorriamo quel cammino e
ricordiamo....!
Il secondo impegno è
propositivo.
Indichiamo le Ferrovie utili o bisognose
di intervento e le troppe e belle
linee soppresse ma assai utili oggi. Studiarle e proprorne la
riapertura vuol dire cercare di riparare gravi danni.....
Il terzo impegno
è civico.
Contribuiamo
a salvare i Treni. Quanti rotabili storici, potrebbero essere
recuperati e restaurati adeguatamente per testimoniare la storia?
Quanti potrebbero tornare a correre, come museo vivente,
assieme alle linee riaperte?
Quanti, compresi
quelli divenuti monumento, sono "depositati" all'aperto in balia degli
eventi atmosferici e di atti vandalici?
Eppure appartengono a tutti noi, non
dimentichiamolo, alla nostra storia e quotidianità, come allora appartenevano a quella dei nostri genitori o dei nostri
nonni. Devono essere valorizzati e meglio conosciuti, dobbiamo dire
basta all'incuria e all'abbandono....
Treni e Ferrovie sta già viaggiando sul corretto
binario di corsa e raccoglie "passeggeri" entusiasti e
consapevoli..... L'efficienza di uno stato
si misura dai sistemi di trasporto pubblico....
Noi che Stato vogliamo?
E tu che ci leggi, come la pensi? Vuoi salire sul treno, salvare la
memoria
storica, salvare vite
dalla roulette delle strade, salvare te stesso e gli altri dai
gas di scarico sempre più venefici e da inquinamenti sempre
maggiori....? Vuoi costruire un
mondo migliore evitando di distruggere quello
che abbiamo già?
Allora scrivici, dicci il tuo pensiero, segnalaci locomotive
monumento o accantonate o in stato di abbandono. Segnalaci quello che
non ritieni giusto, che non va, lo pubblicheremo....
Collabora, mandaci foto,
scritti, curiosità, aneddoti o proposte riguardanti le ferrovie.
Potrai diventare protagonista! La partecipazione è importante,
oltrechè
gratuita. Se
teniamo chiusi i cassetti o le menti, se rimaniamo individualisti e
non collaboriamo a migliorare,
domani ce ne pentiremo....
E' importante parlare della nostra passione e del nostro futuro.
E' importante parlare di Treni e Ferrovie....
“NON CONTINUIAMO SULLA CATTIVA STRADA”
Le automobili uccidono due persone ogni minuto!!
Le statistiche ci dicono che le auto uccidono 2 persone al minuto, ovvero 120 ogni ora, 2.880 ogni giorno, 86.400
ogni mese e infine 1.036.800 all’anno, stando al puro conteggio matematico. Ma sono di più, come leggerete! E’ un
bollettino impressionante che nemmeno le peggiori guerre possono tristemente vantare!! Eppure i media insistono a
mostrarci giornalmente conflitti più o meno localizzati e ci fanno assistere a scene cruente per impressionarci!
Noi siamo anche impressionati, ma non possiamo non guardare a casa nostra e non possiamo far finta di non essere
anche noi in guerra! Una guerra non dichiarata, ma strisciante, UNA VERA TRAGEDIA, in cui nessuno fa nulla o quasi!!
A quel triste elenco iniziale di morti, dobbiamo aggiungere i feriti più o meno gravi, i disabili permanenti, i danni
morali e materiali, ecc... e solo in Italia abbiamo altri 11 milioni di persone che stanno male, poiché soffrono di
varie allergie da inquinamento da gas di scarico e ambientale. Statistiche ACI e ISTAT alla mano, da noi circolano
attualmente sulle strade almeno 35.200.000 veicoli ... E come si fa a star bene con tale traffico??
Quando cominceremo
a discutere seriamente DI QUESTI GRAVISSIMI PROBLEMI CHE HANNO UN COSTO SOCIALE ELEVATISSIMO e ad adottare tutti
quei provvedimenti possibili e doverosi per scaricare le nostre strade dal traffico caotico, cominciando intanto da
quello pesante e a rischio, dirottandolo sulle ferrovie, onde alleggerire finalmente l’inquinamento dell’aria che
respiriamo e diminuire anche i costi sociali??
NON E’ COSI’ DIFFICILE PROVVEDERE, LA SOLUZIONE ALTERNATIVA ESISTE ECCOME E NOI LA INDICHIAMO ...!!
UN PO’ DI STORIA E QUALCHE CURIOSITA’
Il 17 agosto 1896, la quarantaquattrenne Bridget Driscoll è stata la prima persona a essere uccisa da una macchina a
motore. La signora Driscoll era in visita a Londra con la figlia adolescente per assistere a uno spettacolo di danza.
Venne investita da una macchina che stava offrendo corse dimostrative al pubblico su una strada nei pressi del
Crystal Palace. L'automobile stava viaggiando a quattro miglia orarie quando travolse la signora Driscoll e l’impatto
si dimostrò fatale. Trasmettendo il suo verdetto di morte accidentale, il medico legale disse «una cosa del genere
non deve succedere mai più».
Ma successe ancora. Da allora oltre venticinque milioni di persone sono state uccise in
incidenti stradali, senza contare i feriti più o meno gravi, gli invalidi permanenti e le famiglie distrutte. Se gli
indici attuali continueranno, si stima che almeno un milione e centosettantamila persone moriranno ogni anno - due
persone per ogni minuto del giorno - e altri dieci milioni di persone ogni anno, saranno ferite o menomate.
Un’ecatombe!! Le morti per incidenti stradali sono diventate, per il mondo occidentale, peggio di una grave epidemia.
Nel 1930 in Gran Bretagna c'erano poco più di un milione di macchine (lente) e già morirono sulle strade
settemilatrecento persone. Nel 1960, il presidente John F. Kennedy riconobbe gli incidenti stradali come «uno dei
più grandi, forse il più grande dei problemi della sanità pubblica della nazione». Le statistiche ci dicono che,
oltre agli occupanti dei veicoli coinvolti, il 65% delle persone uccise sono pedoni, seguono motociclisti, ciclisti e
altri veicoli non motorizzati.
E il problema sta gravemente peggiorando. Secondo la proiezione di uno studio
dell'Harvard University e dell'O.M.S., nel 2020 gli incidenti stradali saranno la terza maggiore causa di morte e di
lesioni permanenti al mondo. Sono già oggi la seconda causa di morte prematura per persone di età compresa tra i
quindici e i quarantaquattro anni, superati soltanto dall'Hiv/Aids. Oltre alla tragica perdita della vita,
quest'ultima statistica nasconde tutta una serie di altri problemi. Generalmente gli uomini durante la giovinezza
rappresentano la fonte di sostegno familiare e, anche se le loro lesioni non sono fatali, possono però ridurne
ampiamente le capacità lavorative e produttive. Quando la famiglia perde il suo reddito principale, soprattutto nei
paesi più poveri, non ci sono più speranze. L'impatto di tutto ciò sul tenore di vita familiare diviene disastroso.
L'O.M.S. stima che gli incidenti stradali costano tra l’1% e il 2% dei prodotto interno lordo (PIL) di uno stato. I
paesi in via di sviluppo perdono circa cento miliardi di dollari ogni anno, il doppio della cifra che ricevono per
l'assistenza allo sviluppo.
Il numero di veicoli circolanti, sta crescendo drammaticamente e molto spesso le strade non hanno mantenuto il
passo con questo vertiginoso aumento: sono strette, malamente asfaltate, piene di buche, con curve pericolose o non
segnalate, con incroci pericolosi, con dislivelli, deviazioni improvvise, fossi ai lati, bocciardature, segnaletica
fatiscente, ponti con giunture rovinate ecc ... tutto ciò contribuisce al peggioramento della circolazione e aumenta
di molto i rischi globali...
Molti governi sono consci del fatto che l'elevato tasso di mortalità per incidenti stradali sia un problema di
complessa soluzione. Non si comprende quindi come mai questo grave problema non ottenga l’attenzione generale e
nemmeno quella grande quantità di pubblicità che invece è stata diffusa dai media, ad esempio, solo per lo scoppio
dell'epidemia di SARS che ha falciato settecentosettantaquattro vite in undici mesi. Eppure al confronto, per
incidenti automobilistici MUOIONO altrettante PERSONE in circa 6 ore! Qualcuno forse sta iniziando a capire che le
morti su strada non sono soltanto una serie di gravi tragedie isolate ma, prese nella loro totalità, rappresentano
anche un GRAVE intralcio allo sviluppo.
I governi devono convincersi che la sicurezza stradale rappresenta un
investimento che ha una grandissima efficacia dal punto di vista dei costi. La Banca Mondiale ha avviato la Global
Road Safety Partnership (GRSP), che ha effettuato varie ricerche sulla sicurezza stradale, una delle quali parla
molto chiaro: gli incidenti stradali costano ad ogni paese, almeno trenta milioni di dollari l'anno. Perduti per
sempre, “buttati dalla finestra”, CHE POTEVANO SICURAMENTE ESSERE RISPARMIATI O MEGLIO INVESTITI, aggiungiamo noi.
Nonostante leggi e patente a punti, il problema non è certo risolto. L'aspetto più triste delle morti su strada è
il senso di spreco, di inutilità: si perde la vita così facilmente e solo a causa di incidenti molto spesso
evitabili. Nelson Mandela, quando seppe che suo figlio maggiore era morto in un incidente stradale, scrisse: «Non ho
parole per esprimere la pena e la perdita che ho provato e che mi hanno lasciato un buco incolmabile nel cuore».
Siamo d’accordo con lui e aggiungiamo: adesso tocca ai governi - e a tutti noi – provvedere e assicurarci di
“non continuare sulla cattiva strada”....
DATABASE DELLE LINEE FERROVIARIE ITALIANE
Date di apertura delle linee ferroviarie italiane
Elenco delle linee soppresse (*)
Elenco delle linee soppresse nei nodi (*)
Elenco linee tranviarie e a scartamento ridotto soppresse (*)
Elenco linee inutilizzate (*)
Elenco linee inutilizzate nei nodi (*)
Elenco linee riattivate (*)
Elenco linee riattivate nei nodi (*)
* = Elenchi gentilmente forniti dal socio Dott. E. Morando
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